Dal 12 al 15 ottobre si alzerà il sipario sullo spettacolo teatrale LA REGGENTE, al Teatro Brancaccio di Roma, in via Mecenate 2.

Parte dell’incasso sarà devoluto alla Onlus Linfoamici per sostenere le sue numerose iniziative di solidarietà su tutto il territorio nazionale.

I biglietti si possono acquistare direttamente al Teatro Brancaccio oppure sul sito Ticket One, al costo di euro 15,50. 

LA REGGENTE

 

di Fortunato Calvino
regia Stefano Incerti
con Elena RussoSalvatore StrianoLuigi Credendino
Luci Cesare Accetta, Costumi Zaira De Vincentiis e Annalisa Ciaramella
Scene di Renato Lori con gli allievi della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti
Elvira Borriello, Marta Bosticco, Luca Di Napoli, Fabio Marroncelli, Stefania Saviano, Barbara Vandi

La Reggente è una Donna-Boss che incarna la malvagità dell’essere umano.
Essa rappresenta l’inferno per la gente onesta, per quelli che alle sue minacce non si vogliono piegare. Vive prigioniera nelle sue stanze di casa, da dove ordina e tortura le sue vittime perdendo in rapporto completo con la realtà.

La Reggente non può eludere il suo ruolo di capo pro-tempore che le è stato affidato da suo marito Vicienzo ò pazzariello, ora in carcere. Con Eduardo, suo luogotenente, fa sesso nei posti più disparati anche su un letto pieno di soldi. Usa il sesso, il piacere della carne come anestetico per cancellare dalla sua mente le torture che infligge a uomini e donne. Lei Protagonista assoluta insieme a Eduardo e Diego formano un triangolo ambiguo, specchio di un mondo che non conosce pietà, che pretende obbedienza cieca assoluta.

Una generazione ottusa e violenta, che ignora la fatica e sfrutta il lavoro altrui. La Reggente è il risultato di una nuova gerarchia tutta al femminile che emula l’uomo, superandolo in crudeltà, lei, è il nuovo che avanza nei quartieri di questa Città che sono piccoli feudi. Nonostante la struggente bellezza di Napoli e la sua storia, c’è una malerba che cresce avvelenando tutto quello che tocca. La Reggente incarna i senza pace, quelli che vivono le strade, i vicoli come un campo di battaglia. La Reggente nel suo delirio di onnipotenza affogherà per restare, alla fine, sola con i suoi morti, fantasmi di ieri e di oggi.

NOTE DI REGIA
La Reggente, tra sangue, passione e tradimento, ha l’andamento di un moderno Shakespeare. La struttura è quella di un neo realismo rivisitato in chiame moderna, attuale, crudo che permette al pubblico di comprendere la parte interna e psicanalitica del dramma-follia, toccandolo con mano. La Reggente mette in campo il sesso, l’amicizia, la violenza, la religione, la follia e l’amore, tutti sentimenti portati all’estremo portati all’esasperazione da uno stile di vita che deve eccedere per sentire.