Marta e giacomo

la nostra storia

 

Novembre 2010

Marta viene informata dai medici che la seguono di quello che succederà in reparto trapianti e Giacomo è ricoverato in reparto per una complicanza post trapianto. È una giornata pesante per entrambi, dovrebbero essere a casa come la maggior parte degli adolescenti a guardare la tv, ad ascoltare musica.

Per entrambi è indispensabile uscire e cercare una vita semplice e normale.

l’incontro

Quel giovedì si incontrano per la prima volta. A Giacomo viene dato il permesso di uscire per un paio d’ore per mangiare una pizza. Marta invece è stanca della giornata in day hospital e vuole una serata normale prima di entrare nell’isolamento della zona trapianti.

Una serata in pizzeria senza accennare minimamente all’ospedale, alle terapie, a mascherine, a bandane, solo una serata in pizzeria.

la nascita di un’amicizia

Dopo circa un mese si rincontrano in day hospital. Ad accomunarli, nonostante due percorsi di malattia differenti, la stessa grinta nell’affrontare ogni ostacolo, nel supportarsi a vicenda quando uno dei due sembri stare meglio e viceversa. Riescono a trovare il buono dell’essere in ospedale anche quando di buono sembra non ci sia nulla.

Ed è per questo che si battono per avere gli stessi giorni in day hospital per i controlli e le terapie.

il primo linforaduno

Pianificano assieme la loro partecipazione al Primo Linforaduno a Roma. Scelgono il colore delle magliette. Marta colora il cartellone con la frase che diverrà il simbolo dei Linfoamici.

La loro amicizia continua nei messaggi al cellulare e con qualche incontro fuori dall’ospedale quando è possibile.

passioni in comune

Scoprono di avere la passione del pattinaggio in linea. Giacomo aveva iniziato con lo Spinea, Marta portava i colori della sua squadra anche sul gradino più alto del podio alle regionali.

Per entrambi la mancanza di fiato è il primo sintomo della malattia, ma una giornata sui pattini tra i viali del parco San Giuliano è un caricabatterie vitale.

simili

Hanno saputo far vivere serenità attorno a loro, sempre in allegria anche quando si prendevano in giro a vicenda, quando i due anni di differenza facevano sentire Giacomo un uomo e Marta un pò più piccola, non lasciava scampo alle sue battute rispondendo a tono.

Abbiamo scoperto la loro ironia con una foto troppo simile quasi se la fossero suggerita e invece è nata solo dalla loro voglia di costruire sorrisi.

un lascito pieno d’amore

Giacomo porta con sé Marta anche quando lei non c’è più. La porta ai successivi Linforaduni, la vive comprando una maglietta con il suo ritratto, parla di lei e la ricorda.

Marta ci ha salutato il 19 gennaio 2013. Giacomo il 4 gennaio 2016.

nulla e più

Il loro sorriso, la loro energia, la loro voglia di vivere, la loro gioia, il loro sarcasmo, la luce dei loro occhi ci accompagna ogni secondo della giornata rendendo possibile la nostra sopravvivenza ogni giorno senza di loro.

Nulla è più. Il tempo si è congelato e noi continuiamo a camminare con il battito dei loro cuori.

Mamma Barbara e Mamma Rossella.

vuoi darci una mano?