Un disegno colorato sul muro, una connessione Wi-Fi che funziona, una volontaria che pensa a te e ti regala un ricordo di casa… Basterebbe così poco per cambiare il ricovero in ospedale, lungo o corto che sia, a noi adolescenti, e in pochi lo capiscono.

-Marta Vanzetto-

Marta, che ha organizzato insieme a noi il primo Linforaduno, oggi è un bellissimo angelo che continua a sorriderci e a guidarci dall’ alto.
Noi continuiamo a ricordare la sua forza e le sue parole: quelle di una quattordicenne che ha conosciuto la dura realtà delle lunghe degenze, dell’ isolamento, delle camere sterili.

L’ Associazione Linfoamici ha deciso di donare 10 tablet ai reparti degenza protetta dei centri trapianto di midollo. Chi è ricoverato in questi reparti, perché sottoposto a trapianto di midollo osseo, vive in totale isolamento. Pensate che anche le visite avvengono senza contatto fisico, si svolgono attraverso un vetro e parlandosi con un citofono. Qualche tempo fa, quando Marta Vanzetto era ricoverata in uno di questi reparti, pronunciò la frase che abbiamo evidenziato all’inizio di questo articolo. E dopo la sua prematura scomparsa, gli amici dell’ Associazione Linfoamici hanno pensato che realizzare il suo desiderio fosse il miglior modo per ricordarla.

Così è stata organizzata una raccolta fondi e sono stati acquistati 10 tablet con connessione wi-fi, che i linfoamici stanno consegnando in giro per l’ Italia ai reparti di TMO. Con la speranza che questo piccolo dono possa rendere meno lunghe e più leggere le giornate dei pazienti ricoverati nelle camere sterili, in attesa della loro rinascita!

#iostoconilinfoamici